Quanti sono gli Italiani sensibili alle azioni di boicottaggio?
Un Italiano su due dichiara di aver boicottato un’azienda almeno una volta smettendo di acquistare uno dei suoi prodotti/servizi in seguito ad uno “scandalo”.
Prima la Persona, poi l’ambiente e infine il Paese:
I motivi che maggiormente spingono gli Italiani a boicottare un’azienda sono legati al danno che quest’ultima può aver arrecato ai consumatori, con un prodotto dannoso, oppure ai propri lavoratori.
Solo in seconda battuta gli Italiani vengono spinti dalla tutela dell’ambiente e degli animali. In questo secondo caso è interessante notare una significativa differenza fra uomini e donne che per altre motivazioni non emerge. Le donne si dimostrano più sensibili al maltrattamento di animali.
Minore la quota di Italiani che decidono di boicottare un’azienda per questioni “ideologiche” (Sponsorizzazione di manifestazioni / eventi che contrastano coi miei principi/convinzioni: 15%) o “legali” (Mancato pagamento di tasse o imposte: 13%; Corruzione: 12%).
Il Boicottaggio è quasi per sempre
Solo l’11% degli Italiani dichiara di aver ricominciato ad acquistare (o sta pensando di farlo) i prodotti di un’azienda di cui aveva smesso di essere un acquirente in seguito ad uno scandalo. Quasi il 90% afferma, dunque, di protrarre nel tempo la decisione presa sull’onda dell’indignazione.
Il consumo non è solo un modo per “punire” ma anche per mostrare il proprio supporto
I cittadini Italiani sono però sensibili non solo alla “cattiva condotta” di un’azienda ma anche alle situazioni di bisogno. Il 74% della popolazione Italiana dichiara di aver scelto di acquistare un prodotto di un’azienda per “sostenerla” spesso per evitare che i suoi dipendenti venissero licenziati o cassaintegrati (57%) e per sostenerla in seguito ad una catastrofe naturale che l'ha danneggiata (53%).
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Metodologia - Omnibus
L'indagine è stata condotta su un campione di 1000 persone rappresentative della popolazione nazionale italiana di età pari o superiore a 18 anni. Il sondaggio è stato condotto online, su panel proprietario YouGov, fra dal 23 al 25 luglio 2018, in base al metodo delle quote.
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