Uno studio di YouGov/Imperial College esamina il comportamento di 13 Paesi in risposta al COVID-19

Elisa StevaninSenior Research Executive
aprile 16, 2020, 2:17 PM GMT+0

Lo studio esamina l’auto-isolamento e i comportamenti che le persone in tutto il mondo stanno adottando per proteggere se stessi e gli altri.

I risultati di un nuovo studio internazionale che coinvolge più di 14.000 persone in 13 paesi – condotto da YouGov con l’Institute of Global Health Innovation (IGHI) dell’Imperial College London – mostrano quanto efficacemente le persone di ogni nazione stiano adottando delle misure per sconfiggere il COVID-19.

La prossima rilevazione di questo studio coinvolgerà 29 paesi. IGHI ha costruito una dashboard per visualizzare i dati su coviddatahub.com. YouGov ha reso disponibile gratuitamente i dati anonimizzati di tutti i paesi intervistati, a tutte le organizzazioni sanitarie e accademiche a livello globale che sono coinvolte nella lotta contro il COVID-19. I dati possono essere scaricati qui: github.com/YouGov-Data/covid-19-tracker.

Maggiori informazioni sulla collaborazione qui.

Auto-isolamento

L’auto-isolamento è una delle principali armi che possiamo usare contro il coronavirus.

Gli Inglesi dimostrano di essere i più disposti ad auto-isolarsi volontariamente, il 92% di essi afferma che lo farebbe se si sentisse male o avesse tosse secca, febbre, perdita del gusto o dell’olfatto, fiato corto o difficoltà respiratorie.

Anche l’88% degli Spagnoli lo farebbe, seguono gli Svedesi con l’87%.

Mentre la maggior parte delle persone in molti paesi è disposta all’auto-isolamento volontario, India e Cina mostrano delle eccezioni. In India solo la metà della popolazione (53%) lo farebbe, mentre in Cina la percentuale è solo del 24%.

Comportamento dei sintomatici

Abbiamo chiesto a rispondenti potenzialmente sintomatici – ovvero coloro che hanno avuto tosse secca, fiato corto o difficoltà a respirare, febbre, perdita del gusto o dell’olfatto negli ultimi 7 giorni – fino a che punto siano disposti all’auto-isolamento.

Gli Italiani sono i più propensi ad auto-isolarsi “sempre”, il 66% di essi. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli Italiani sono tra i più propensi a rimanere a casa – è anche vero però, che le persone sintomatiche in Spagna, che hanno espresso la stessa volontà di rimanere in casa, sono molto meno propense a dire che si auto-isolerebbero “sempre”, il 47%.

Gli abitanti di Singapore e i Tedeschi che hanno manifestato dei potenziali sintomi sono i meno propensi a isolarsi, con solo il 30% di essi che lo farebbe “sempre”.

Uscire di casa

La ricerca mostra che gli Spagnoli (63%) e gli Italiani (61%) sono i più propensi a rimanere a casa, infatti hanno affermato di non essere mai usciti di casa il giorno precedente al sondaggio. Inoltre, un ulteriore 26% di Spagnoli e 30% di Italiani ha dichiarato di essere uscito di casa solo una volta il giorno precedente al somministrazione di questa intervista, il che significa che circa 9 persone su 10 sono uscite di casa non più di una volta.

I cittadini di Singapore sono coloro che escono maggiormente, solo il 21% di essi non è mai uscito di casa il giorno precedente al sondaggio.

Lavarsi le mani

Un’altra efficace difesa contro il COVID-19 è l’igiene personale e il corretto modo di lavarsi le mani. Italiani e Svedesi sono coloro che si lavano le mani con maggiore frequenza, le persone in questi paesi dichiarano di lavarsele in media 14 volte al giorno.

In Inghilterra la media si aggira intorno a 12, mentre in Cina la frequenza con cui le persone si lavano le mani con acqua e sapone è più bassa, circa 6 volte al giorno.

Misure protettive

La ricerca indaga anche quanto spesso le persone mettano in atto dei comportamenti di protezione. Ci siamo focalizzati su 4 di questi comportamenti: evitare le aree affollate, evitare di andare nei negozi, evitare di toccare oggetti in pubblico ed evitare i trasporti pubblici.

Italiani e Spagnoli sono tra i primi ad adottare queste misure, mentre gli Svedesi e gli abitanti di Singapore sono nella parte bassa del grafico.

Gli Inglesi sono i secondi a dire che evitano sempre o spesso i luoghi affollati (96%) e i mezzi pubblici (92%), ma non sono tra i primi quando si tratta di non toccare oggetti in zone pubbliche (81%) o evitare i negozi (72%).

Photo: Getty