Razzismo e discriminazioni nel Bel Paese

Massimiliano BregaResearch Executive
agosto 26, 2020, 4:05 PM GMT+0

In un momento in cui il mondo vive momenti turbolenti e grandi proteste a favore dei diritti delle minoranze etniche, abbiamo chiesto agli italiani cosa ne pensassero del razzismo nel mondo e di vari tipi di discriminazione e pregiudizi in Italia.

Come ci si poteva aspettare, specialmente in questio periodo, secondo gli italiani il paese più razzista al mondo sono gli Stati Uniti d'America. Il 77% degli intervistati pensa che gli USA siano un paese razzista. Il Bel Paese, agli occhi dei suoi stessi abitanti, finisce invece nei primi sei paesi più razzisti, poco dietro a Germania, Austria, Russia e Turchia. Il 47% degli italiani pensa che l'Italia sia razzista. Spagna e Portogallo sono invece in vetta alla classifica dei paesi più tolleranti, ritenuti poco o per niente razzisti, rispettivamente, dal 70% e 65% dei rispondenti.

Concentrandosi sull'Italia e i diversi tipi di discriminazioni presenti sul territorio nazionale, il razzismo (assieme ai pregiudizi legati alle regioni italiane di provenienza) risulta la seconda forma di discrimazione più diffusa. Il 27% degli italiani ritiene che nel nostro paese vi siano molte discriminazioni o pregiudizi legate all'orientamente sessuale, dato che cresce al 74% se consideriamo anche coloro i quali pensano che vi siano "abbastanza" discriminazioni in quest'ambito.

Razzismo e insofferenza verso il mondo LGBT non sono tuttavia le uniche forme di intolleranza individuate dagli intervistati. Circa una persona su cinque sostiene che siano molto presenti anche disciminazioni legate all'orientamento religioso e alla classe sociale di appartenenza.

E' interessante notare come soltanto il 16% pensa che le discriminazioni di genere siano molto presenti in Italia (dato che raggiunge il 21% tra le donne, non rientrando comunque nei primi tre tipi di intolleranze secondo l'opinione del genere femminile).

I giovani, under 25, si rivelano invece molto più sensibili a tutti i tipi di discriminazione, mostrando valori significativamente più alti in quasi tutte le aree, in particolare sull'orientamento sessuale (molto presente in Italia secondo il 47% di essi contro una media nazionale 27%), il razzismo (44% vs. 25%), la regione di provenienza (35% vs. 23%) e l'orientamento religioso (36% vs. 20%).

Metodologia
Il sondaggio è stato effettuato online, su un panel proprietario di YouGov. I dati sono ponderati per essere rappresentativi della popolazione adulta italiana. Interviste condotte tra il 9 giugno e il 26 luglio 2020 su un campione di 4050 persone rappresentative della popolazione italiana (18+).

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