La crisi sanitaria ha cambiato il modo in cui facciamo la spesa e acquistiamo cibo e bevande. Con l'avvento delle restrizioni, molti consumatori hanno deciso di comprare prodotti che prima non trovavano posto nella loro dispensa. Inoltre, si osservano cambiamenti significativi nei tipi di alimenti acquistati, in particolare un aumento della richiesta di frutta e verdura fresca, prodotti surgelati e fast food.
A partire dallo studio globale FMCG di YouGov - Consumer Goods in a Crisis, abbiamo elaborato il Mainland Europe Study - Grocery Shopping and Sustainability, un approfondimento su 9 Paesi (Turchia, Danimarca, Norvegia, Spagna, Italia, Svezia, Finlandia, Germania e Francia) per declinare in una prospettiva europea gli effetti del COVID-19 sul settore FMCG. La ricerca analizza e confronta le opinioni degli europei riguardo la sostenibilità e l'effetto dell'industria alimentare sul pianeta.
I risultati e le conclusioni dello studio sono fondamentali per comprendere come sono cambiati il settore FMCG e le abitudini di acquisto dei cittadini europei. I dati ci aiutano a guardare al futuro e rimanere sempre un passo avanti rispetto ai nostri competitor.
L'analisi rivela alcuni insight sul mercato italiano nel contesto europeo:
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Gli italiani sono i cittadini europei che dichiarano di apprezzare di più la produzione di cibo sostenibile, davanti a francesi e tedeschi.
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Insieme alla Spagna e alla Germania, l'Italia è tra i Paesi in cui si dà più importanza all’assortimento di prodotti sostenibili quando si tratta di scegliere un supermercato.
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Per gli italiani, ridurre sia lo spreco di cibo che il consumo di carne e comprare meno acqua in bottiglia, sono tra le misure più efficaci per combattere gli effetti nocivi dell'industria alimentare sul pianeta.
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Otto italiani su dieci (l’80%) sono a favore dell'eliminazione dei sacchetti di plastica monouso.
Per scoprire di più sulle caratteristiche del mercato italiano rispetto agli altri Paesi analizzati, scarica il white paper completo compilando il modulo sottostante.