L’estate è la “stagione della birra”: Quali preferiscono gli italiani?

Luca Mapelli
agosto 10, 2021, 8:35 AM GMT+0

Quattro maggiorenni su cinque bevono un bicchiere, almeno una volta ogni tanto. Solo il 18% dichiara di non bere, con incidenza leggermente inferiore tra i giovani (15% sotto i 35 anni) rispetto agli over 55 (22%). D’altra parte, i giovani sono bevitori più occasionali, che tendono a consumare alcolici nei momenti di socialità (47% degli under 35) piuttosto che quotidianamente.

La birra non manca quasi mai: più del 90% di chi beve alcolici la consuma, cioè oltre tre quarti della popolazione maggiorenne. Soprattutto in questa stagione: il 62% degli intervistati dichiara di consumare più birra in estate, contro il 10% delle altre tre stagioni messe insieme, mentre più di un quarto dei rispondenti non pensa che il periodo dell’anno influenzi il proprio consumo.

Che l’estate sia la stagione della birra non deve stupire: il 60% degli italiani dichiara di bere più birra quando fa caldo, il 70% aumenta il proprio consumo quando è in vacanza, e il 30% beve di più in occasione degli eventi sportivi (solo il 17% fa l’opposto), quali gli Europei e le Olimpiadi di quest’anno. Forse più sorprendente è l’impatto del lockdown sul consumo, con differenze di età che emergono: gli under 24, che citano la socialità come principale driver di consumo, bevono meno quando sono costretti in casa, mentre l’effetto si ribaltà tra le fasce d’età più avanzate.

Ma quali sono gli stili di birra preferiti dagli italiani? Nettamente in testa troviamo la classica bionda Pils, prediletta dalla metà dei rispondenti (47%), seguita a grande distanza dalle scure Bock (12%) e dalle birre di frumento Weizen e Blanche (10%), queste ultime decisamente più diffuse al di sotto dei 44 anni. Percentuali più basse per Radler (8%), Pale Ale (4%) e Stout (3%), mentre gli altri stili restano misconosciuti. Gli stili di birra tedeschi, cechi e belgi, dunque, la fanno da padrone.

Quando si passa alle marche, però, i brand nostrani tornano in vetta: top of mind è Peroni, per oltre il 21% dei rispondenti, seguita da Moretti e Heineken, al 12%; poco sotto troviamo la sarda Ichnusa, prima in mente per il 10% dei rispondenti. Anche quando si tratta di indicare i marchi conosciuti in una lista, i risultati rimangono simili, con un podio composto da Moretti, Peroni e Nastro Azzurro, note al 90% dei rispondenti, seguite da Heineken, Corona e Beck’s.

Il “trionfo del local” è suggellato infine dalle birre preferite dagli italiani: in vetta stacca Ichnusa, nella top 3 per il 35%, con cifre ancora più elevate tra i giovani. Moretti, Heineken e Peroni seguono.

Anche le tematiche sociali trovano spazio: i comportamenti dati da un bere non responsabile che gli italiani trovano più rilevanti (in termini di gravità e diffusione) sono guida in stato di ebbrezza (85% la ritiene un problema rilevante) e alcolismo (per il 79%), davanti a fenomeni come binge-drinking e dover bere per poter socializzare.

Ma cosa possono fare istituzioni, produttori, cittadini e cultura di massa per arginare questi problemi? Se l’impegno dei vari attori coinvolti viene generalmente considerato insufficiente, sono proprio i produttori di birra a vedersi riconosciuto l’impegno maggiore nel promuovere un bere responsabile; cittadini e influencer, invece, sono quelli che possono fare di più, con oltre 20 punti percentuali di scarto tra giudizi insufficienti e sufficienti.

Nota Metodologica

Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.

YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1063 rispondenti, appartenenti al panel proprietario YouGov e rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.

Il sondaggio è stato condotto dal 20 al 21 luglio 2021.

Foto de Ketut Subiyanto en Pexels