Il 18 giugno 2019, Mark Zuckerberg, ha presentato Libra, la criptomoneta di Facebook. Quanti sono gli italiani a conoscenza di questa notizia? Solo 1 su 2 fra i nostri connazionali afferma di aver sentito/letto la notizia, l’annuncio è noto soprattutto ai maschi (66%) e a chi ha più di 55 anni (65%).
Libra sarà una rivoluzione?
Zuckerberg durante la presentazione ha affermato che “Il mondo ha bisogno di una valuta globale, nativa digitale”. Gli italiani che concordano con il fondatore del famoso social network sono molto meno della metà: infatti il 41% degli italiani concorda sulla necessità di avere una valuta globale, e solo il 29% è d’accordo sulla necessità di avere una valuta digitale. Entrambe le necessità sono più sentite tra gli abitanti del Sud Italia: il 49% vorrebbe infatti una moneta globale e il 42% una digitale.
L’interesse per una moneta digitale, che permette di trasferire denaro in pochi secondi utilizzando il proprio cellullare, interessa il 34% degli italiani e solo il 27% considera Libra una rivoluzione mondiale.
Da cosa potrebbe dipendere questa diffidenza?
Questo scetticismo nei confronti della proposta fatta da Zuckerberg potrebbe dipendere dalla bassa fiducia di cui gode Facebook. Infatti solo 1 persona su 3 sostiene di fidarsi di Facebook in quanto social network. Di conseguenza oltre 1 persona su 2 (53%) sostiene che non affiderebbe mai i propri soldi a Facebook, soprattutto i giovani sono più scettici: il 66% dei ragazzi tra 18 e 24 anni non lo farebbe.
Confrontando il percepito di sicurezza di Libra e degli attuali sistemi di pagamento (contanti, carte/bancomat, pagamenti digitali...), Libra è il metodo di pagamento che si classifica come penultimo nel ranking. Infatti il 20% degli italiani ritiene sicuro usare Libra per i propri acquisti. Dopo Libra troviamo solo i Bitcoin (ritenuti sicuri dal 10% degli italiani).
Il futuro di Libra
La propensione ad usare Libra in futuro, al momento non è molto alta. Solo il 16% degli italiani infatti pensa che userà la criptomoneta per fare degli acquisti in futuro e la propensione è maggiore tra chi abita al Sud Italia (23%). Ovviamente anche tra le persone che dichiarano di aver fiducia in Facebook come social network, la propensione è più alta (37%).
In generale, oltre 1 persona su 3, al momento, non sa fino a che cifra sarebbe disposta a pagare per acquistare qualche prodotto/servizio con questa moneta. Ma 1 persona su 2 spenderebbe al massimo l’equivalente di 100€.
Abbigliamento/accessori, servizi (come biglietti del cinema, car sharing, abbonamento della palestra...) e contenuti digitali (musica, film...) sono i beni che invogliano di più all’acquisto.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 989 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 21 Giugno al 24 Giugno 2019, utilizzando il metodo delle quote.
Icon: The Noun Project – Freepik.com
Photo: www.facebook.com/LibraAssociation/