In occasione della Giornata Mondiale del Sonno, OPPO e YouGov indagano le abitudini di riposo degli italiani, l’influenza della pandemia e il crescente supporto della tecnologia
OPPO, nota azienda nel settore degli smart device, in occasione della Giornata Mondiale del Sonno che ricorre il 18 marzo, ha presentato i risultati di una ricerca condotta in collaborazione con YouGov, per indagare il rapporto tra gli italiani e il sonno.
Dallo studio emerge che il 57% degli italiani ammette di trovare difficoltà nell’addormentarsi. Infatti, nonostante il 73% degli italiani vada a dormire prima di mezzanotte, c’è una generale tendenza a non dormire abbastanza (meno di 7 ore in media).
A trovare difficoltà nell’addormentarsi sono soprattutto le giovani donne, con il 58% vs 42% degli uomini. Ecco allora che si corre ai ripari con tisane rilassanti (27%), musica (13%) e mindfulness (11%). La ricerca evidenzia anche come gli italiani ritengono importanti diversi fattori per poter dormire sonni tranquilli, tra questi la scelta del materasso corretto (57%), di un comodo cuscino (53%) e di un clima di generale silenzio, irrinunciabile per il 50% del campione.
Per tener traccia delle ore dormite a notte (49%) e/o monitorare la qualità del proprio riposo (47%), due user su tre (il 64%) optano per uno smartwatch. Tra le motivazioni che spingono maggiormente all’acquisto rientrano la possibilità di monitorare la qualità del sonno (44%), di tener traccia della frequenza cardiaca (37%) e del numero di ore dormite (36%).
Ad affidarsi maggiormente a smartwatch per intervenire sulla qualità del riposo sono, soprattutto, uomini. Sono utenti giovani e con un lavoro a tempo pieno, spesso con responsabilità lavorative. Inoltre, il 74% degli utenti che ne fanno uso non hanno intenzione di sapararsene.