Il 35% degli italiani dichiara di mangiare fuori casa almeno una volta a settimana - percentuali che aumentano quando si tratta di persone tra i 18 ed i 44 anni. La possibilità di acquistare cibo da asporto da consumare a casa, o di ordinare a domicilio, sono invece un po' meno diffuse. Entrambe sono sfruttate rispettivamente dal 19% e dal 17% degli italiani almeno una volta a settimana.
Anche se i servizi di consegne di cibo a domicilio non sono ancora utilizzati di frequente, la maggior parte degli italiani dimostra di esserne ben a conoscenza: JustEat si classifica tra i più conosciuti, con un’awareness sollecitata che supera il 61%. Il meno conosciuto, Uber Eats, è comunque noto a 2 italiani su 10.
Ma quando si tratta di scegliere un locale in cui mangiare, quali sono i fattori che influenzano le preferenze dei consumatori?
Al primo posto emerge la qualità del cibo, aspetto imprescindibile per il 93% degli italiani. Al secondo posto, 9 italiani su 10 considerano il rapporto qualità-prezzo, seguito dal servizio (con aspetti come la qualità e la velocità). Meno sentite sono le necessità di offerte di cibi salutari (62%) ed, ancora meno, la disponibilità di opzioni vegetariane o vegane (30%).
Abbiamo analizzato la performance delle principali catene di ristorazione presenti in Italia su ognuna di queste dimensioni. Quali attributi vengono associati ai brand del settore dining nella mente del consumatore italiano?
Quali brand si collocano ai vertici delle classifiche di questi fattori? Per avere il report completo sullo scenario competitivo della ristorazione in Italia, realizzato con le nostre metodologie Omnibus e Brandindex, inserisci i tuoi dati nel modulo sottostante.