Più di nove italiani su dieci sono coinvolti nella spesa in farmacia per il proprio nucleo famigliare: il 39% si dice responsabile d’acquisto unico, a cui si aggiunge un 54% di co-responsabili all’acquisto; solo il 7% non ha voce in capitolo.
Quando si tratta di andare in farmacia, ci sono alcuni criteri chiave da considerare: in primis l’assortimento di prodotti disponibili, fattore importante per nove rispondenti su dieci (89%), ma anche la vicinanza a casa e i prezzi (85%). Un altro aspetto di primissimo piano è la fiducia nel farmacista, importante per l’85% dei rispondenti, e molto importante per più di uno su due. Il farmacista è infatti una figura chiave, con oltre due terzi dei rispondenti che dichiarano di seguire i suoi consigli nell’acquisto di medicinali, contro appena un 5% che dichiara di non farlo. Non gioca invece un ruolo rilevante nella scelta della farmacia il fatto che si tratti di un punto vendita indipendente o appartenente ad una catena.
L’appartenenza o meno a una catena di farmacie non rappresenta un criterio di scelta rilevante anche perché le catene, diffusesi a partire dalle liberalizzazioni del 2017, rimangono ancora in gran parte misconosciute: le insegne più note sono eFarma e Amica Farmacia, conosciute rispettivamente dal 29 e 28% dei rispondenti, a cui seguono Lloyds (14%), Apoteca Natura e Mia Farmacia (12%); ma oltre il 40% non riconosce nessuna delle principali insegne.
Non sorprende quindi che le catene di farmacie siano un mercato di minoranza: il 73% dei rispondenti dichiara di acquistare tipicamente in una farmacia indipendente, contro il 14% che si affida a un punto di vendita facente parte di una catena, mentre il resto della popolazione non sa se la propria farmacia di fiducia sia o meno parte di un circuito più ampio.
Ma non si tratta solo di scarsa conoscenza delle insegne: i rispondenti dicono anche di voler supportare le farmacie indipendenti (57%) o pensano che questo tipo di farmacie garantiscano un maggiore contatto umano (per il 56%), mentre solo il 21% si dice d’accordo con l’affermazione che reti e catene di farmacie siano una garanzia di maggiore sicurezza, e solo uno su quattro le ritiene più efficienti (25%).
Una dimestichezza e un’apertura maggiore si evidenziano invece verso l’e-commerce: alla metà dei rispondenti è capitato di acquistare prodotti farmaceutici (inclusi cosmetici di stampo pharma) online. Anche se la maggior parte di questi non ha utilizzato il sito di un retailer tipicamente di farmacia o non ricorda su quale sito sia avvenuto l’acquisto, la piattaforma farmaceutica più diffusa per gli acquisti online è proprio eFarma, utilizzata dal 26% di quanti hanno acquistato online; seguono Ecommerce Farmacia e Zfarmacia, al 7% e 4%, rispettivamente.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1017 rispondenti, appartenenti al panel proprietario YouGov e rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto dal 24 al 26 settembre 2021.
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