Scienziati e medici le professioni più ambite in tutto il mondo. In fondo alla lista troviamo i minatori
Un nuovo studio internazionale di YouGov, che analizza le opinioni di più di 22.000 persone in 16 Paesi, rivela le professioni meglio e peggio considerate al mondo.
Per analizzare il percepito di ogni persona riguardo ciascun tipo di lavoro, abbiamo chiesto a gli intervistati se sarebbero felici o meno se i loro figli intraprendessero quella carriera. Le cifre mostrate in questo articolo si referiscono al punteggio netto che ogni professione riceve (il numero totale di persone che sarebbero felici se i loro figli scegliessero una professione, meno il numero di persone che non ne sarebbero felici)
In cima alla lista si trovano gli scienziati, con un punteggio di +72 nei 16 paesi. Poco più indietro troviamo i medici, con un netto di +69. Nelle zone alte della classifica ci sono anche gli architetti (+67), i dirigenti di grandi aziende (+64), gli avvocati e i grafici (entrambi a +57).
In fondo a la lista ci sono i minatori, con un punteggio di -28. In molti paesi questo punteggio è ancora più baso, come in Spagna (-71), Messico (-55) e Italia (-52). Solo in Svezia (+6) e in Australia (+17) la professione ottiene un punteggio positivo. Il buon risultato dell’Australia è probabilmente dovuto sia a un generale giudizio positivo verso quasi tutte le professioni, sia al salario a cui possono aspirare in particolare i minatori: nel 2011, il Wall Street Journal evidenziò che alcuni minatori in Australia guadagnavano più di 166.000 euro all'anno, mentre la società di ricerca PayScale riporta che nel Paese il salario medio annuo di un minatore ammonta a 110.000 dollari australiani (equivalenti a più di 70.000 euro).
Altri lavori poco desiderati per i propri figli includono l’operatore di call-center (-11), il camionista (-11), l’operaio (-6) e l’influencer (-3).
Le professioni più ambite in Italia
Anche sul podio delle professioni più apprezzate in Italia troviamo gli scienziati, con il punteggio medio più alto (+81), e i medici (+74); terzi i Senior manager delle grandi aziende (+71), che nel nostro Paese battono gli architetti (+68). Anche le professioni meno desiderate sono le stesse della media internazionale: i minatori (-52), gli operatori dei call center (-41) occupano le ultime due posizioni, mentre gli influencer (-21) sono terz’ultimi, due gradini sotto la media internazionale.
Rispetto al resto dei Paesi analizzati, l'Italia dà un valore superiore alla media agli atleti (+53), ai musicisti (+52) e agli artisti in generale (+47). D’altra parte, tra i lavori percepiti sotto la media in Italia troviamo poliziotti e muratori. Ai primi, gli italiani danno meno valore (+18) rispetto al punteggio che gli agenti di polizia ottengono in altri Paesi come la Germania (+45) o la Svezia (+43). Lo stesso accade per i muratori, a cui gli italiani danno un punteggio di -2, molto più basso di quello che questa professione riceve in paesi come l'Australia (+52) o la Gran Bretagna (+50).
In generale, il giudizio degli Italiani verso le categorie professionali si colloca esattamente nella media internazionale, con un punteggio medio netto di +29. Il Paese più severo è il Messico, con una media generale di +1, e dove 11 delle 24 professioni esaminate hanno ricevuto i punteggi più bassi. L’Australia è invece il Paese più positivo verso il lavoro in generale, con una media di +46 e un punteggio netto negativo registrato solo per gli influencers (-4).
Differenze di genere
In tutto il mondo, le professioni di receptionist, graphic designer, avvocati, architetti e social media manager tendono a godere di maggiore considerazione tra le donne. Di riflesso, i minatori e i camionisti tendono ad avere un punteggio più alto per gli uomini.
Le differenze sono però più o meno marcate a seconda del Paese preso in considerazione. In Messico e in Indonesia, per esempio, i muratori, i vigili del fuoco e i camionisti sono considerati molto più favorevolmente dagli uomini che in altri Paesi.
In Italia e in Svezia quasi tutte le professioni sono considerate più favorevolmente dalle donne che dagli uomini. Si osserva anche che in tutti i Paesi europei le donne sono molto più propense degli uomini ad avere un'opinione positiva dei receptionist, mentre il tasso è molto più basso nel resto del mondo.
Differenze di età
Non sorprende che l’apprezzamento della professione di influencer è quello che più risente del gap generazionale: le star dei social godono di un punteggio di +15 tra la popolazione dai 18 ai 24 anni, rispetto ai -15 punti tra la popolazione più oltre i 55 anni.
Forse più sorprendente è quanto il distacco generazionale sia rilevante non solo nei confronti della professione più moderna, ma anche di una attività storica come quella di minatore: i più giovani assegnano a questo lavoro -16 punti netti, mentre gli anziani gli danno un punteggio di -44, una differenza di ben 29 punti.