Ora che Spotify ha raggiunto Pandora in termini di percezione da parte dei consumatori, cosa accadrà

Justyna Markiewicz
febbraio 19, 2018, 3:31 PM GMT+0

Con un’OPA all’orizzonte, Spotify potrebbe avere una quota di mercato leader del 35% nel settore della musica in streaming, ma la rivale Pandora ha dominato per lungo tempo le principali metriche di percezione dei consumatori. Tuttavia, secondo YouGov BrandIndex a partire dalla metà dello scorso anno Spotify ha colmato in modo significativo il divario esistente, almeno relativamente al gruppo di consumatori di età compresa tra i 18 e i 49 anni.

Nel Marzo 2017 Pandora ha lanciato un servizio premium combinando le sue normali funzionalità di tipo radio con la funzionalità, simile a quella di Spotify, che permette di cercare e di riprodurre qualsiasi brano, nonché di creare delle playlist. Nonostante il prezzo di 9,99 $ per il servizio di streaming, il marchio Pandora non sembrava aver ricevuto alcuna spinta positiva, almeno stando alla metriche rilevate da BrandIndex di YouGov. E quanto alla percezione di valore, sembrava in realtà che questo prezzo portasse il marchio ai suoi livelli più bassi degli ultimi tre anni.

Al contrario, Spotify ha ricevuto un riscontro positivo su tutte le metriche quando ha aggiornato il suo pacchetto famiglia nel marzo 2016, posizionandolo con lo stesso prezzo su Apple Music e Google Play.

Colmare i divari

Gli esempi più significativi del divario esistente tra i due servizi, tenendo sempre in conto il gruppo di età compresa tra i 18 e i 49 anni, riguardano le metriche sull’Impressione e la Qualità di YouGov BrandIndex, entrambe espresse con un punteggio compreso tra -100 e 100, e con un punteggio neutro pari a zero.

Il divario in termini di impressioni è stato di 19 punti negli ultimi due anni; i servizi di streaming sono ora a quattro punti di distanza. Sullo stesso periodo, in termini di Qualità si è registrato un punteggio pari a 17 fino alla fine del mese di dicembre, ma il divario attuale è di soli due punti.





Lotta a colpi di passaparola

Spotify ha effettivamente superato Pandora nella metrica Word of Mouth, passaparola, a metà del maggio scorso, anche se da allora ha faticato a migliorare. Alla data del 25 giugno, il 18% degli adulti di età compresa tra i 18 e i 49 anni aveva parlato di Spotify con parenti e amici nelle ultime due settimane, passando poco dopo al 15%. Uno scarto di soli due punti percentuali rispetto all’attuale posizione di Pandora, al 13%. Pandora ha subito un lungo declino in termini di passaparola dall'inizio del 2016, quando si posizionava al 21%.



Una percezione del valore altalenante

La battaglia in termini di percezione del valore tra i due servizi è stata un tira e molla. Mentre la percezione di valore di Pandora si è indebolita dopo l'introduzione del servizio premium nello scorso marzo, il punteggio di Spotify ha subito un rialzo, superando Pandora nel mese di aprile e toccando l’apice in data 25 settembre. Da allora, è scivolato di nuovo indietro posizionandosi in parità con Pandora.



Secondo YouGov Profiles, gli adulti di età compresa tra i 18 e i 49 anni che hanno un'impressione positiva di entrambi i servizi, tendono ad essere di sesso femminile, specialmente per Pandora. Hanno anche maggiori probabilità di essere originari del Sud del paese e di sostenere i democratici piuttosto che i repubblicani.
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