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Gli italiani sono i meno propensi a considerarlo come una “vera” celebrazione
L'immagine stereotipata di Halloween è molto lontana dalle sue originarie osservanze religiose cristiane di preghiera per le anime dei defunti. Questo però non vuol dire che le tradizioni attuali non possano essere rispettate. Ma gli occidentali pensano che le aziende abbiano un'influenza eccessiva sul famoso evento annuale?
Un nuovo sondaggio di YouGov, condotto in 11 Paesi occidentali, ha rivelato che Halloween viene percepito in modo scettico in ognuno di essi – in particolar modo da quelli al di fuori del Nord America. Abbiamo chiesto a più di 12.000 persone se pensassero che Halloween venisse festeggiato più perché viene percepito come una “vera” celebrazione o se fosse una ricorrenza che non verrebbe festeggiata se non fosse per la forte pressione commerciale che riceve.
Gli americani e i canadesi sono i più propensi a ritenere Halloween come una vera e propria celebrazione (34% in ciascun Paese). Comunque, una percentuale inferiore rispetto al 51% e 55% delle persone che pensano che sia più celebrato a causa della pressione commerciale.
Gli italiani sono i meno propensi a considerarla come una “vera” celebrazione, con appena il 6% (percentuale più bassa tra tutti i paesi). Ben l’85% degli italiani, infatti, percepisce Halloween come un evento che si festeggia solo perché commercializzato. In nessuno degli altri Paesi intervistati più del 13% delle persone lo vede come una celebrazione reale.
Tuttavia, l’influenza di Halloween sembra diffondersi tra le giovani generazioni. In tutti i Paesi, i giovani adulti (di età compresa tra i 18 e 34 anni) sono più propensi rispetto agli altri a pensare che l’evento sia festeggiato più perché è una celebrazione vera e propria. Ad eccezioni degli Stati Uniti, dove i risultati sono relativamente coerenti in tutte le fasce d’età.
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