Il 9 e 10 aprile, la maggior parte degli italiani non consumerà carne di agnello: il 52% ne farà a meno, mentre un terzo 33% è convinto che la mangerà e un altro 14% non è sicuro. Questi numeri sono simili a quelli registrati due anni fa, quando però le restrizioni per Covid impattavano sulla festività, inclusa la grigliata di Pasquetta. Inoltre, il 15% di chi afferma che non mangerà agnello questa Pasqua lo mangiava 3-4 anni fa, suggerendo un trend in crescita.
È interessante notare che, tra chi rinuncerà a mangiare l’agnello, quasi nove su dieci non sono né vegetariani né vegani (questi ultimi rispettivamente l’10% e il 3% di chi ne farà a meno).
Perché, dunque, così tante persone hanno preso questa decisione che pure non fa parte di una più ampia scelta alimentare? Tra chi ha smesso di mangiare agnello negli ultimi anni, le prime motivazioni che emergono sono un’istintiva tenerezza nei confronti dell’agnello stesso (46%), oppure dall’aver appreso delle condizioni in cui questi animali vengono allevati e tenuti (35%), in crescita sul 27% di due anni fa; solo il 14% dichiara di aver rinunciato all’agnello perché non gradisce il sapore.
Dall’altra parte ci sono le motivazioni di chi invece non rinuncerà a mangiare l’agnello. La prima spiegazione è anche la più semplice: al 51%, l’agnello piace ed è un “piatto come un altro”, mentre per un 19% non c’è nessuna ragione in particolare se non l’abitudine della ricorrenza; da non confondere con chi invece ritiene che l’agnello sia una componente importante della tradizione, ovvero il 20%. Infine, c’è un 7% di coloro che mangeranno l’agnello che preferirebbe non farlo, ma allo stesso tempo vuole evitare di sentirsi escluso o creare discussioni in famiglia.
Le azioni dei singoli individui sono il riflesso delle loro opinioni: se il 66% di chi mangerà l’agnello lo ritiene un piatto importante nella tradizione, mentre sono il 22% di chi non lo mangerà pensa lo stesso.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1036 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov il 5 Aprile 2023.
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