Roma, tra paura del contagio e comportamenti d'acquisto online

Massimiliano BregaResearch Executive
aprile 17, 2020, 1:23 PM GMT+0

I romani mostrano livelli di preoccupazione simili alla media italiana. L’82% di essi reputa il Coronavirus una grave minaccia per l’Italia (80% la media italiana). Sono invece lievemente meno preoccupati di contrarre il virus, anche se in modo non statisticamente significativo. Il 21% dei romani dichiara di avere molta paura di contrarlo contro il 25% degli italiani.

Più della metà dei romani ritiene che sia poco o per niente probabile che Roma raggiunga in futuro i livelli di contagio visti a Milano, mentre soltanto il 16% ritiene sia molto o abbastanza probabile.

Mentre il 40% degli abitanti della capitale ritiene che l'efficacia della battaglia contro la diffuzione del virus dipenda dall’insieme di tre aspetti in egual misura (misure prese dai politici, rispetto delle procedure negli ospedali e dal comportamento dei singoli cittadini), ben il 35% pensa che dipenda soprattutto dal comportamento dei singoli cittadini.

Abbiamo visto come il comportamento dei singoli cittadini sia ritenuto un fattore cruciale per il contenimento del contagio a Roma, ma cosa pensano i romani della capacità delle istituzioni e dei propri abitanti di far fronte ad un eventuale aumento dei contagi?

Gli abitanti della capitale sono piuttosto divisi. Quasi la metà di essi sostiene che le istituzioni locali sarebbero in grado di combattere una possibile crescita dei contagi. Il 38% ritiene inoltre che i cittadini risponderebbero in maniera adeguata. Lievemente più bassa, ma comunque consistente, la quota di romani che ritiene che le istituzioni locali (36%) e i residenti della capitale (28%) saprebbero fare meglio di quanto fatto dalle istituzioni locali e dai cittadini di Milano.

Infine, uno sguardo ai consumi dei romani.

In un momento in cui i consumi tradizionali sono per forza di cose in calo, ad eccezione dell’acquisto di beni primari (es. spesa al supermercato), abbiamo cercato di capire come le abitudini dei romani siano cambiate in merito agli acquisti online di beni materiali (escludendo, ad esempio, il consumo mediatico).

I settori che hanno visto incrementare gli acquisti sono senz’altro quelli legati ai beni di prima necessità, come la spesa online (sia da supermercati che da mercati agricoli biologici e a km0) e la consegna di cibo a domicilio. Cresce anche il settore degli acquisti di prodotti per la manutenzione e l'arredamento della casa.

Per valutare la crescita (o decrescita) di ciascuno dei settori online indagati, dobbiamo sommare i «nuovi consumatori» a coloro che hanno aumentato la frequenza di acquisti, sottraendo la quota di coloro che hanno diminuito tale frequenza (vedi Delta* nel grafico sottostante). In questo modo notiamo come il «food delivery» resti sostanzialmente stabile (con un delta di -2%), mentre il settore del biologico/km0 risulti in crescita (delta +8%), secondo soltanto alla spesa online dai supermercati tradizionali (delta +19%).

Nota Metodologica

Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia CityBus (Omnibus cittadina).
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 510 rispondenti rappresentativi della popolazione residente a Roma di età 18+. Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 10 al 13 aprile 2020, utilizzando il metodo delle quote. I dati sulla popolazione italiana sono stati raccolti tra il 15 e il 16 aprile 2020 e sono rappresetativi della popolazione italiana per fasce d'età, genere e area geografica.

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