Secondo il 38% degli italiani questo è il momento giusto per iniziare la fase 2

Elisa StevaninSenior Research Executive
aprile 30, 2020, 10:10 AM GMT+0

Subito dopo l’annuncio del Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, che dal 4 maggio inizierà la fase 2, abbiamo indagato il sentiment degli italiani a riguardo.

È il momento giusto per iniziare la fase 2?

Innanzitutto secondo il 38% degli italiani, questo è il momento giusto per iniziare la fase 2. Lo stesso numero di persone però ritiene che sia troppo presto (37%). Solo una minoranza, ovvero il 17% ritiene che sia stato aspettato troppo tempo per entrare nella nuova fase.

Gli italiani concordano con le decisioni prese dal governo?

Le decisioni prese dal governo sulla fase 2 dividono abbastanza equamente gli italiani. Infatti poco più di 1 persona su 3 (37%) ha dichiarato di essere soddisfatto/a del decreto, solo il 5% delle persone si ritiene però “molto” soddisfatto/a.

In particolare, alcune decisioni vedono quasi la totalità degli italiani concordare con la decisione del governo. Il 90% delle persone infatti concorda rispetto all’obbligo di rimanere in casa se si dovessero presentare dei sintomi riconducibili al coronavirus (come febbre sopra il 37,5°, difficoltà respiratorie...), l’87% sulla riapertura di alcuni settori produttivi dal 4 maggio. La maggior parte delle persone concorda anche che il ritorno alla normalità avvenga in modo graduale (76%) e in modo diverso regione per regione (67%). Invece solo 1 persona su 2 approva la decisione di far ripartire alcune attività il 18 maggio, come la vendita al dettaglio, musei e biblioteche, e di riaprire locali, parrucchieri e centri estetici il 1 giugno.

Quanto sono chiare le decisioni prese?

1 persona su 3 ritiene di avere tutte le informazioni necessarie (37%) e che siano tutte chiare (34%) rispetto a quali attività saranno consentite dal 4 maggio. A questi si aggiungono la metà degli italiani che sostiene di aver almeno parte delle informazioni e che queste siano chiare.

Infatti praticamente tutte le persone hanno in mente almeno una delle attività consentite (97%), e 1 persona su 4 (26%) sa perfettamente quali attività saranno permesse e quali no. 1 persona su 3 (34%) ha in mente almeno un’attività che non sarà permesso fare. Tra le attività non consentite, andare in giro senza autocertificazione, consumare il cibo all’esterno dei ristoranti, fare delle passeggiate con tutta la famiglia e l’andare a trovare gli amici, circa 1 persona su 10 pensa di poterle fare.

E tra le attività consentite, quali faranno dal 4 maggio?

1 persona su 2 si sposterà all’interno della regione per necessità e per andare a trovare la propria famiglia, inoltre inizierà a fare attività motoria nel rispetto della distanza di sicurezza. 1 persona su 3 invece consumerà cibo ritirato dai ristoranti che attiveranno la modalità d’asporto e farà dell’attività motoria a distanza di sicurezza. Una minoranza rientrerà nel proprio domiclio e organizzerà dei funerali con i parenti.

Nota Metodologica

Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1013 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 27 al 28 Aprile 2020, utilizzando il metodo delle quote.

Photo by Edward Howell on Unsplash