La Serie A riparte: DAZN fa il pieno di abbonati, ma non manca chi tornerà allo stadio

Luca Mapelli
settembre 02, 2021, 3:34 PM GMT+0

La Serie A è ripartita il 21 agosto e sarà seguita dalla maggioranza degli italiani: il 59% la seguirà, in toto o almeno in parte. La modalità di fruizione preferita per farlo sarà quella di guardare le partite in diretta, scelta dal 60% di chi seguirà la Serie A.

Trasmissione di tutta la Serie A in diretta che quest’anno sarà un’esclusiva di DAZN, mentre Sky/Now mostrerà tre delle dieci partite previste per ogni giornata. Per questo motivo, tra chi desidera guardare le partite in diretta, il 32% dichiara di essere già abbonato a DAZN e il 17% di essere in procinto di farlo. Solo la metà di queste persone era abbonata a DAZN anche l’anno scorso (48%): la piattaforma è quindi in procinto di raddoppiare i propri numeri, almeno nel dichiarato d’intenti.

C’è anche una minoranza (38%) di chi vuole seguire le partite della Serie A in diretta che comunque non si abbonerà a DAZN. Alcuni di questi (il 17%) sono i fedeli di Sky: questa minoranza nella minoranza dichiara infatti che si accontenterà di guardare le partite trasmesse da Sky/Now.

Altre opzioni gettonate, tra chi non si abbonerà a DAZN, sono quelle di guardare le partite a casa di amici o famigliari (48%) o in un luogo pubblico (36%); e c’è anche chi dichiara che cercherà altri modi per guardare i match in chiaro via streaming (32%).

Ma a (ri)partire da quest’anno le partite si potranno vedere anche dal vivo allo stadio, previe alcune condizioni. La prima è il possesso del Green Pass, una norma che viene valutata come adeguata maggioranza degli italiani, ovvero il 71%; uno su dieci ritiene invece questa norma troppo restrittiva, una percentuale pari a chi, all’opposto, la ritiene troppo permissiva. La seconda condizione è la capacità limitata al 50% in zona bianca. Anche in questo caso, la maggior parte dei rispondenti (56%) valuta quest’obbligo “adeguato”, contro il 22% che lo valuta troppo permissivo e il 14% che lo ritiene troppo restrittivo. Insomma, in generale l’idea e le modalità del ritorno allo stadio vengono accolte di buon grando, confermato dal fatto che il 13% di chi seguirà la Serie A ha intenzione di tornarci per vedere almeno una partita (7,5% della popolazione generale).

Non c’è però solo il calcio giocato. Il mese scorso la FIGC ha infatti presentato al governo il cosiddetto progetto “Fenice” per la “rinascita” del calcio. Al centro del piano spiccano alcune richieste: sgravi sui contratti e meno tasse per i calciatori, finanziamenti per 500 milioni ai fini di agevolare investimenti virtuosi (es. settori giovanili e calcio femminile), e un rilassamento delle normative vigenti sul gioco d’azzardo. I club si impegnano in cambio a sottoporsi a monitoraggio settimanale delle proprie spese. Abbiamo quindi chiesto agli Italiani cosa pensino di queste proposte.

I rispondenti bocciano le richieste di sgravi fiscali sui contratti e sulle imposte pagate dai calciatori, così come la proposta di allentare le maglie del Decreto Dignità sul gioco d’azzardo: meno di un quarto dei rispondenti le approva, contro oltre il 60% che le boccia. Promossa invece l’idea di destinare 500 milioni allo sviluppo di infrastruttre, settori giovanili e calcio femminile, nonché quella di far monitorare le spese dei club, approvate rispettivamente dal 65% e dal 70% dei rispondenti.

Nota Metodologica

Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.

YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1006 rispondenti, appartenenti al panel proprietario YouGov e rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.

Il sondaggio è stato condotto dal 26 al 27 agosto 2021.

Imagen de

Clemens Teichmann

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Pixabay