EuroTrack: la portata dell’aumento dell’inflazione in Europa Occidentale

Con il costo della vita in continuo aumento in tutta Europa e con i diversi governi che stanno adottando approcci ed interventi molto diversi per contrastare questo fenomeno, il tracker europeo di YouGov monitorerà le opinioni e gli atteggiamenti riguardo a questo tema in cinque Paesi: Italia, Francia, Spagna, Germania e UK.

Il nostro primo sondaggio mostra come l’opinione pubblica dei principali mercati europei sia molto negativa nei confronti degli approcci utilizzati dai rispettivi governi, con la maggior parte delle persone che ha già dovuto intervenire nel tagliare le proprie spese familiari.

In tutta l’Europa Occidentale è diffusa una grande insoddisfazione per la gestione del costo della vita da parte dei governi

La stragrande maggioranza degli europei non è soddisfatta di come il proprio governo sta gestendo l’aumento del costo della vita: in tutti i Paesi analizzati, almeno 7 persone su 10 affermano che il governo sta agendo molto o abbastanza male. Il quadro è particolarmente negativo in Italia e UK (82% complessivo): gli italiani sono ansiosi di capire come il nuovo governo affronterà la questione, mentre in Gran Bretagna i tentativi del nuovo Primo ministro di gestire la situazione si stanno rivelando estremamente impopolari. In Spagna e Francia invece, 1 persona su 5 riesce comunque a vedere un buon operato da parte del proprio esecutivo.

La grande maggioranza degli europei intervistati ha dovuto tagliare le proprie spese, e molti di loro prevedono di doverlo fare ancora di più

Sebbene i diversi governi abbiano adottato approcci differenti rispetto all’aumento del costo della vita, sembra che nessuno di questi abbia finora avuto l’impatto desiderato: la maggioranza delle persone intervistate in tutti i Paesi afferma di aver già dovuto tagliere le proprie spese a causa dell’aumento dell’inflazione. Gli italiani sono i più colpiti, con il 68% di loro che dichiara di essere già intervenuto sulle proprie spese.

Il dato interessante è che, in tutti i Paesi, il sentiment comune è che questa spending review non finirà a breve: la maggior parte di coloro che hanno già effettuato tagli alle proprie spese prevede di doverlo fare ancora nel prossimo futuro. Circa un quarto di persone per ogni Paese invece non ha ancora effettuato tagli, ma prevede comunque di doverne fare nel breve. Complessivamente, non meno dell’80% delle persone intervistate in ogni Paese ha effettuato tagli o ritiene di doverne fare, con un picco dell’Italia pari al 92%.

Gli italiani sono la popolazione più in difficoltà con l’aumento del costo delle bollette energetiche

Il nuovo governo italiano, una volta formato ed entrato in carica, dovrà agire rapidamente sull’aumento del costo della vita. Le bollette energetiche e i costi del carburante sembrano essere i pain points più grandi per gli italiani: il 41% ha dichiarato di aver sempre o spesso faticato a pagare le utenze negli ultimi tre mesi, e un terzo (32%) ha detto lo stesso per i costi del carburante per il proprio veicolo. Queste cifre in particolare sono significativamente più alte rispetto a quelle degli altri Paesi analizzati, nonostante i prezzi siano aumentati in tutto il continente.

La situazione finanziaria personale sta peggiorando in tutto il continente

Pensando alla situazione generale attuale, 8 italiani su 10 (78%) riescono a coprire le spese essenziali, ma la metà di loro fatica ad arrivare a fine mese mentre l’altra metà spesso non ha soldi per concedersi qualche lusso. Una situazione simile si ritrova in Francia e Germania, dove i tedeschi stanno comunque leggermente meglio da un punto di vista finanziario. Uno spagnolo su due (51%) spesso fatica a concedersi extra lussi mentre un britannico su quattro (26%) dichiara di stare relativamente bene lato finanziario, il dato più alto dei Paesi analizzati.

Metodologia

Studio realizzato con metodologia RealTime in 5 Paesi: Italia (1.013 interviste), Francia (1.001 interviste), Germania (2.0002 interviste), Spagna (1.008 interviste) e UK (1.704 interviste). Fieldwork: 6 - 28 settembre 2022.

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