L’84% dei maggiorenni beve un bicchiere, almeno una volta ogni tanto. Solo il 16% dichiara di non bere, principalmente concentrato nella fascia d’età 55+ (il 56% del totale “astemi”). D’altra parte, i giovani sono bevitori più occasionali, che tendono a consumare alcolici nei momenti di socialità (55% degli under 35) piuttosto che quotidianamente.
La birra non manca quasi mai: più del 90% di chi beve alcolici la consuma, cioè oltre tre quarti della popolazione maggiorenne. Soprattutto in estate, quando il 64% degli intervistati dichiara di consumare più birra, mentre le altre tre stagioni messe insieme non raggiungono il 10%, e più di un quarto dei rispondenti non pensa che il periodo dell’anno influenzi il proprio consumo.
Che l’estate sia la stagione della birra non deve stupire: i fattori esterni che più spingono il consumo di birra sono le vacanze e il caldo, che si traducono in un aumento del consumo rispettivamente per il 75% e il 65% dei rispondenti. Un altro elemento che influisce positivamente sul consumo di birra sono gli eventi sportivi, che portano a un aumento del consumo per il 31% dei rispondenti, contro solo il 12% per cui questo causa una riduzione. Se ci si potrà quindi aspettare un calo del consumo nella seconda metà dell’estate rispetto a un anno fa (controcifra di Europei di calcio e Olimpiadi), all’alba dell’estate il 61% dei rispondenti afferma di bere la stessa quantità di birra dello scorso, mentre chi ha aumentato o diminuito il consumo si equivale (16%).
Ma quali sono gli stili di birra preferiti dagli italiani? Nettamente in testa troviamo la classica bionda Pils, prediletta da 45% dei rispondenti, seguita a grande distanza dalle dalle birre di frumento Weizen e Blanche (13%) e dalle scure Bock (12%). Percentuali più basse per Radler (6%), Tripel (4%) Pale Ale e Stout (3%). Nella preferenza di alcuni di questi stili emergono differenze di età: se le Pils sono nettamente preferite dagli over 55 (per il 52% contro il 33% dei 18-34), con Radler e IPA il discorso si ribalta.
Quando si passa alle marche, i brand italiani sono in vetta: le più note sono Moretti (87%) e Peroni (86%), seguite da Heineken, Nastro Azzurro, Corona e Beck’s, tutte con una awareness tra il 75% e l’85%. Quando si chiede però quale, tra le marche note, sia la birra preferita, la vincitrice è nettamente Ichnusa, indicata dal 36% di chi conosce almeno un marchio, seguita a distanza da Moretti (26%).
Anche le tematiche sociali trovano spazio: i comportamenti dati da un bere non responsabile che gli italiani trovano più rilevanti (in termini di gravità e diffusione) sono guida in stato di ebbrezza (87% la ritiene un problema rilevante) e alcolismo (per l’83%), mentre per la metà degli under 35 è rilevante anche il problema della marginalizzazione di chi non beve (47%). Ma cosa possono fare istituzioni, produttori, cittadini e cultura di massa di fronte a queste sfide? Se l’impegno dei vari attori coinvolti viene generalmente considerato insufficiente, sono proprio i produttori di birra a vedersi riconosciuto l’impegno maggiore nel promuovere un bere responsabile; cittadini, influencer e cultura di massa, invece, possono fare di più.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1024 rispondenti, appartenenti al panel proprietario YouGov e rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto dall’8 al 9 giugno 2022.
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