La notte tra sabato e domenica scorsi le lancette dell’orologio si sono spostate avanti di un’ora, sancendo l’inizio dell’ora legale. Questa potrebbe essere una delle ultime volte. Il Parlamento Europeo si è, infatti, espresso a favore della fine del passaggio dall’ora solare a quella legale e viceversa. Secondo la nuova norma, nel 2021 gli stati dell’Unione dovranno decidere se adottare l’ora legale, effettuando l’ultimo cambio a marzo, oppure se tornare definitivamente all’ora solare, spostando per l’ultima volta le lancette indietro di un’ora ad ottobre.
Gli italiani si trovano d’accordo con questa iniziativa? Il 64% degli intervistati è favorevole all’abolizione del cambio d’orario stagionale. Ma quale delle due convenzioni preferiscono?
Se chiamati a scegliere, il 69% degli italiani vorrebbe che dal 2021 l’Italia adottasse definitivamente l’orario estivo (o ora legale) proprio per i benefici che ne deriverebbero, come ad esempio un miglioramento generale dell’umore (62%), e la possibilità di trascorrere più ore fuori casa all’aperto (63%) resa possibile da "giornate più lunghe".
Avere più ore di luce a disposizione però non è solo collegata ad effetti benefici sulla persona. Il primo motivo che spinge a preferire l’ora legale (71%) è infatti la possibilità di sfruttare la luce naturale per risparmiare energia elettrica. Però di diverso avviso è quel terzo della popolazione italiana che ha espresso una preferenza per l’ora solare.
Secondo il 59%, fra coloro che sostengono l’orario autunnale (o ora solare), invece, il risparmio energetico derivante dal minor utilizzo delle luci artificiali è minimo, perché tutti gli altri dispositici elettronici (tv, computer, elettrodomestici...) vengono utilizzati indipendentemente dalla luce solare. Non trascurabili sono anche gli effetti del cambio orario sulla salute generale. Infatti per il 33% la fatica a doversi adattare al nuovo orario, perdendo un'ora di sonno, non è compensata adeguatamente dai vantaggi che comporta.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1007 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dall'1 al 2 Aprile 2019, utilizzando il metodo delle quote.