9 Maggio, Giornata dell’Europa: l’Unione europea nel percepito degli Italiani

Luca Mapelli
maggio 07, 2021, 3:00 PM GMT+0

Il 9 maggio l’Unione europea celebra la Festa dell’Europa, in ricordo della Dichiarazione Schumann, che diede il la alla prima Comunità Europea del Carbone e dell’Acciaio (CECA). A oltre settant’anni di distanza, questa ricorrenza rimane misconosciuta in Italia: solo il 5% degli italiani sa collocare questa giornata tra le festività di maggio (contro oltre il 90% che vi sa collocare la Festa dei Lavoratori), percentuale che sale però all’11% tra i giovani 18-24 anni. Solo il 10% dichiara di essere in generale a conoscenza della Giornata dell’Europa e del suo significato, a cui si aggiunge un 25% che ne ha sentito parlare.

Nonostante la difficoltà di questa ricorrenza nel diffondersi a livello nazionale, una buona percentuale di Italiani si sente cittadino europeo: il 38% degli intervistati dichiara di indentificarsi con questa nozione; una percentuale non molto alta in termini assoluti, ma da contestualizzare nella frammentazione delle appartenenze di chi vive nel nostro Paese: solo il 54% dice di ritenersi cittadino nazionale, mentre circa un terzo dei rispondenti si identifica a livello regionale oppure locale (31 e 30%, rispettivamente. L’appartenenza al demos europeo è quindi relativamente sentita.

Anche l’opinione degli intervistati verso l’Unione europea in quanto entità è generalmente positiva: su una scala da 1 a 10, la media del “voto” assegnato alla Ue è 6,7, con oltre il 70% dei rispondenti che accorda una piena sufficienza. Tra i giovani 18-24, la il voto sale a 7.5, e continua a rimanere sopra media fino ai 34 anni, per poi scendere nella fascia 35-55, oltre la quale ritorna attorno al 6.5.

Opinione positiva dell’Unione europea nel suo complesso non significa però approvazione delle sue politiche. Dati 10 ambiti in cui la Ue ha competenze, infatti, in 7 di questi i pareri negativi superano i positivi, in particolare bocciando economia e politica fiscale; un ruolo positivo è invece riconosciuto nell’ambito delle libertà e Diritti Civili, Ricerca & Sviluppo, Ambiente ed Energia. In termini assoluti, però, la maggior parte dei rispondenti non si sbilancia, con una percentuale sempre attorno al 40% che afferma di avere una posizione neutrale.

smo nei confronti delle politiche dell’Unione, ci si potrebbe aspettare che la maggioranza degli intervistati favorisca una maggiore autonomia decisionale per i singoli Paesi Membri. In realtà, in tutti e 10 gli ambiti presi in esame, una maggioranza relativa di intervistati auspica una maggiore integrazione a livello europeo, in particolare negli campi in cui il contributo europeo è percepito come positivo (diritti civili, ambiente, ricerca), ma anche in tematiche complesse come Politica Estera e Difesa.

Quello che sembra emergere è che, mentre molti italiani sono interessati alla dimensione continentale delle grandi questioni, la Giornata dell’Europa non sembra giocare un ruolo nel promuovere questa dimensione, rimanendo ancora sconosciuta ai più.

Nota Metodologica

Il sondaggio è stato effettuato online, su un panel proprietario di YouGov. I dati sono ponderati per essere rappresentativi della popolazione adulta italiana. Interviste condotte dal 4 al 5 Maggio 2021 su un campione di 1025 persone rappresentative della popolazione italiana (18+).

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S. Hermann & F. Richter

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