Questa settimana si svolgeranno due importanti giornate dedicate alla sostenibilità ambientale.
- Il 22 Aprile si celebra, per il 50esimo anno consecutivo, la Giornata della Terra (Earth Day): un giorno dedicato all’ambiente e alla salvaguardia della terra.
- Invece, per venerdì 24 Aprile, è stato indetto un nuovo “Global Climate Strike”, ovvero uno sciopero per il clima, questa volta in versione digital.
Quanti sono gli italiani che conoscono questi due eventi?
1 italiano su 2 conosce la manifestazione Fridays for Future (47%), e lo stesso numero di persone esprime un’intenzione a partecipare in futuro a una delle manifestazioni (46%). Attualmente solo il 6% degli italiani ha dichiarato di aver preso parte ad almeno una delle iniziative. Tra i più giovani (ovvero coloro che hanno tra 18 e 34 anni), la manifestazione è più conosciuta e anche il numero di partecipanti è maggiore, così come l’intenzione futura. Figure pubbliche (come Greta Thunberg, la fondatrice di questa manifestazione), emergono come in grado di influenzare in maniera positiva il comportamento del 44% degli italiani.
La Giornata della Terra è un evento leggermente meno noto, infatti il 43% degli italiani dichiara di conoscerlo (anche in questo caso tra i giovani la conoscenza è maggiore). Per celebrare la terra, la maggior parte delle persone, in futuro vorrebbe organizzare degli incontri nelle scuole con lo scopo di fare delle lezioni di educazione ambientale. 1 persona su 2 invece vorrebbe rendere gratis per un giorno i mezzi pubblici in modo da incentivarne l’utilizzo, fare una raccolta fondi per piantare dei nuovi alberi, guardare dei documentari sull’ambiente o fare degli incontri di educazione ambientale negli uffici.
Quale è l’atteggiamento degli italiani verso l’ambiente?
Rispetto all’anno scorso, 2 italiani su 3 (67%) hanno dichiarato di essere più attenti all’ambiente, mentre 1 su 3 (30%) sostiene che la propria attenzione verso l’ambiente non sia cambiata. Nonostante l’attenzione verso l’ambiente sia cresciuta da parte di molte persone, il 78% degli italiani è convinto di poter fare di più per la salvaguardia dell’ambiente.
La maggior parte degli italiani dichiara di avere delle preoccupazioni per quanto riguarda l’ambiente. Le principali riguardano l’inquinamento delle acque (72%) e quello atmosferico (70%), lo scioglimento dei ghiacci (67%) e il surriscaldamento globale (66%), ma anche lo smaltimento dei rifiuti (62%), l’utilizzo della plastica (61%) e la deforestazione (59%). 1 persona su 2 è preoccupata anche per la distruzione degli ecosistemi (50%) e per gli animali in via d’estinzione (47%). L’inquinamento acustico emerge come la preoccupazione minore (21%).
Quali sono le abitudini che impattano in maniera positiva sull’ambiente e quali di queste vengono già adottate?
Ci sono molte abitudini che vengono percepite come impattanti in maniera positiva se adottate, e molte di queste sono già ampiamente adottate.
Il corretto modo di smaltire qualsiasi tipo di rifiuti è molto impattante ed è anche un’abitudine adottata dalla larga maggioranza delle persone. Lo spreco di acqua, di cibo e di energia sono ugualmente evitati da una grande fetta della popolazione.
Delle abitudini che non sono ancora molto diffuse ma che secondo le persone possono impattare in maniera positiva sull’ambiente sono l’utilizzo della bicicletta invece che dell’automobile per i tragitti in cui è possibile farlo, il consumo di acqua direttamente dal rubinetto quindi senza dover ricorrere a bottiglie di plastica usa e getta, acquistare prodotti biologici o a chilometro 0, acquistare abbigliamento ecosostenibile e la diffusione delle automobili meno inquinanti (ibride ed elettriche). L’unica abitudine poco adottata e percepita anche come poco impattante sull’ambiente riguarda il consumo di carne e pesce.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1008 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 14 al 15 Aprile 2020, utilizzando il metodo delle quote.
Photo by Andreas Gücklhorn on Unsplash