Il 22 aprile sarà la Giornata della Terra. Questa ricorrenza mondiale, istituita dal 1970, non è ancora universalmente conosciuta in Italia: se il 55% ne è al corrente, il 45% dichiara di non averne mai sentito parlare; numeri comunque in crescita rispetto allo scorso anno, quando solo il 43% della popolazione conosceva la Giornata.
Le preoccupazioni degli italiani
Le principali preoccupazioni ambientali degli italiani sono quelle che riguardano due elementi fondamentali per la vita: aria e acqua. Il 75% menziona l’inquinamento degli oceani, il 69% cita l’inquinamento atmosferico, una percentuale al pari di deforestazione, consumo di plastica e smaltimento dei rifiuti. Segue il surriscaldamento globale, al 67%. Tuttavia, quando da un generale concetto di preoccupazione si passa a dover indicare il problema principale, il surriscaldamento globale sale nettamente al primo posto: il 22% lo considera la prima minaccia ambientale, davanti all’inquinamento atmosferico, al secondo posto con il 15%; completa questo infausto podio la distruzione degli ecosistemi, al 12%, seguita dal consumo di plastica (10%).
Il surriscaldamento globale rimane quindi in cima al podio delle preoccupazioni ambientali per gli italiani: un risultato in linea con quello registrato già l’anno scorso da YouGov, allora al 26%, sempre seguito dall’inquinamento atmosferico al 16%. Ma se le prime posizioni di questa poco desiderabile classifica sono rimaste stabili, i rispondenti quest’anno hanno menzionato, mediamente, un numero maggiore di questioni ambientali per le quali si dicono preoccupati, mostrando quindi una crescente attenzione a questo tema.
Le tematiche ambientali, dunque, preoccupano; ma quali azioni vengono ritenute utili per porvi un freno? Secondo gli intervistati, sono le azioni più piccole e semplici a poter fare una differenza: più di nove su dieci ritengono che fare la raccolta differenziata e smaltire correttamente i rifiuti speciali contribuisca in modo molto o abbastanza positivo, così come fare la lavastoviglie a pieno carico (90%) o utilizzare lampadine LED (89%). Secondo molti, per risparmiare risorse, spesso basterebbe non sprecarle: per il 90% è molto o abbastanza positivo non buttare via cibo, per l’88% non spreacare carta. Ma esistono anche azioni meno semplici che gli intervistati valutano per l’ambiente: acquistare un’auto elettrica o ibrida è visto molto o abbastanza positivamente dal 70%.
Non sempre è facile mettere in pratica ciò che si vorrebbe, ma in tanti stanno provando ad attuare almeno alcune delle azioni ritenute positive per l’ambiente: l’88% fa la raccolta differenziata, l’83% utilizza lampadine LED, o comunque spegne le luci prima di lasciare una stanza (78%), e il 74% dice di non sprecare cibo. Più raro che l’ambiente determini vere e proprie scelte di vita, con solo il 12% che evita di mangiare carne o pesce, l’11% che acquista abbigliamento ecosostenibile, e il 7% che guida un’auto elettrica o ibrida a chiudere la classifica.
In generale, la metà degli intervistati si dice più attenta all’ambiente rispetto a un anno fa, con solo il 2% che dichiara esserlo meno, con un ulteriore 46% che ritiene di fare tanta attenzione oggi quanta ne faceva ad aprile 2020.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1030 rispondenti rappresentativi della popolazione italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 12 al 13 Marzo 2021.