A gennaio, la percentuale di rispondenti che approvavano l’operato del governo era pari al 34% con un tasso di disapprovazione del 39%, e a febbraio l’approvazione era addirittura 39%, contro un 36% che lo disapprovava e circa un quarto che non si esprimeva. Si trattava di percentuali significativamente migliori rispetto agli ultimi numeri del Governo Draghi, che ad agosto 2022, subito prima delle elezioni, godeva di un tasso di approvazione del 35%, contro il 46% che disapprovava.
Tuttavia, a marzo si è verificato un brusco calo: il tasso di approvazione è sceso al 31%, con il 43% che disapprova. Questi numeri, a solo pochi mesi dall’insediamento del governo Meloni, sono molto inferiori a quelli fatti registrare da Draghi durante l’estate del 2021, dopo alcuni mesi di operato.
Ci sono in particolare due tematiche che potrebbero suggerire la ragione di questo calo: il continuo aumento del costo della vita e la gestione dell’immigrazione.
Il costo della vita è una tematica di grande rilevanza, con una percentuale di rispondenti che dice quantomeno di faticare a far quadrare i conti aumentata di 6 punti percentuali rispetto a febbraio, dal 40 al 46%. Allo stesso tempo, la quota di chi ritiene che il governo stia gestendo bene l’aumento del costo della vita è crollata di oltre 10 punti percentuali: il 24% dava un voto positivo al governo a febbraio, contro solo il 13% che lo fa a marzo; allo stesso tempo, chi giudica la performance del governo sul costo della vita negativa è cresciuto da due terzi a oltre tre quarti.
L’immigrazione è un’altra tematica saliente, con le notizie sui migranti morti in mare che hanno avuto molto rilievo tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo. Nonostante la maggior parte degli italiani continui a giudicare negativamente l’apporto dell’immigrazione al Paese (su una scala da 0-Molto positivo a 10-Molto negativo, il 53% si posiziona su valori superiori al 5), la gestione da parte del governo dell’immigrazione viene bocciata da una percentuale sempre maggiore di rispondenti: a dicembre, il 62% giudicava la gestione dell’immigazione da parte del governo “negativa” (molto+abbastanza); a marzo questa percentuale raggiunge il 71%, di cui il 44% la giudica “molto negativa”.
Il tasso di approvazione di aprile sarà utile per determinare se questi numeri facciano parte di un calo strutturale o rappresentino solamente una flessione momentanea.
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1013 rispondenti a marzo, 1021 a febbraio, 1020 a gennaio e 1016 a dicembre 2022, appartenenti al panel proprietario YouGov e rappresentativi della popolazione italiana di età 18+ per sesso, età, area geografica e affiliazione politica.
Il sondaggio di marzo è stato condotto dal 7 al 15 marzo 2023.
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