Libertà di stampa: secondo 1 italiano su 3 nessun quotidiano risulta essere neutrale ed imparziale

Danila MassaraSenior Research Executive
maggio 03, 2019, 2:27 PM GMT+0

Il 3 Maggio di ogni anno ricorre la Giornata Mondiale Della Libertà Di Stampa, evento istituito nel 1993 dall’ONU, sotto la raccomandazione dell’UNESCO, per “celebrare i principi della libertà di stampa, valutare lo stato della libertà di stampa in tutto il mondo, difendere i media dagli attacchi alla loro indipendenza, e rendere omaggio ai giornalisti che hanno perso la vita svolgendo il proprio dovere.

Questo argomento tocca da vicino anche l’Italia, che secondo l’indice stilato ogni anno dall’organizzazione non governativa “Reporter senza Frontiere”, si classifica quest’anno soltanto 43esima. L’opinione degli italiani non si discosta molto da quella dell’ONG francese, con il 48% di essi che ritenere che la minaccia alla libertà di stampa in Italia oggi sia un problema reale.

A crederlo sono in particolare le persone che si identificano in un orientamento di sinistra (61%).

Quali sono i principali impedimenti alla libertà di media e stampa secondo gli italiani? Le forze politiche sono i principali responsabili, in misura maggiore quando si tratta di partiti al governo (36%), e leggermente inferiore quelli non attualmente in carica (31%). Sempre un terzo degli italiani ritiene che organi religiosi (33%) e crimine organizzato (mafia, camorra, ndrangheta) contribuiscano alla situazione critica di media e stampa nel nostro Paese.

Tendenzialmente, chi si identifica in un orientamento di sinistra è più sensibile a percepire l’influenza esercitata da organi esterni su media e stampa; in particolare, è più probabile che i simpatizzanti di sinistra ritengano rilevante l’influenza da parte di polizia e forze dell’ordine (31% di chi si indentifica in un orientamento di sinistra contro il 26% della popolazione generale), organi religiosi (38% vs 33%) e governo (43% vs 36%).

Anche in occasione delle elezioni del Parlamento Europeo, secondo gli italiani, i media non forniscono un servizio perfettamente critico e neutrale. Il 63% infatti ritiene che nel corso delle campagne elettorali non venga concesso lo stesso spazio mediatico a tutti i partiti, ma che ci sia un monopolio di uno o soltanto di alcuni. Di nuovo, è più probabile che a pensarlo sia chi ha un orientamento di sinistra (73% contro il 67% della popolazione totale); è invece più probabile che i sostenitori della destra pensino il contrario (il 12% dei simpatizzanti di destra pensa che sia concesso lo stesso spazio a tutti vs l’8% della popolazione generale).

La metà degli italiani ritiene che stampa (50%) e telegiornali nazionali (51%) non offrano un punto di vista neutrale, indipendente e critico. La causa principale della tendenziosità delle notizie è attribuita al punto di vista politico di chi li pubblica. Infatti, il 57% degli italiani pensa che i media e la stampa italiani filtrino le notizie sulla base del loro orientamento.

Quali tra i principali quotidiani italiani sono ritenuti quindi capaci di offrire un punto di vista non politicizzato?

“Il Sole 24 ore” è il giornale ritenuto più neutrale: il 19% delle persone pensa che sia imparziale e critico, ed il 24% che non abbia alcun orientamento politico. “La Verità” è al secondo posto, con il 16% degli italiani a ritenere che offra una prospettiva critica, nonostante l’82% pensi che segua un orientamento di destra.

Escluse le poche eccezioni, il 30% degli italiani pensa che nessuno dei quotidiani proposti sia imparziale.

Tutte le percentuali sono riferite a chi ha indicato di conoscere il quotidiano.

In generale, l'attendibilità delle fonti risulta essere un motivo di perplessità: Il 61% ritiene che venga selettivamente concessa maggiore copertura mediatica ad alcuni eventi in modo da influenzare l’opinione pubblica, ed il 17% arriva ad affermare che la "stampa italiana inventa storie e notizie”.

Entrando in merito di attendibilità, è di nuovo il Sole 24 ORE a raccogliere il maggior numero di consensi (31%), seguito dal Corriere della Sera (30%) e la Repubblica (27%).

Nota Metodologica

Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1026 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 29 al 30 Aprile 2019, utilizzando il metodo delle quote.