Il tema della sostenibilità ambientale è al centro dell’attenzione da qualche anno ormai, attualmente quali sono le tematiche più sentite dagli italiani?
Secondo gli italiani, i problemi che interessano tutta la popolazione, sono il riscaldamento globale (75%) a parimerito dell’inquinamento dei mari e degli oceani (75%), quest’ultima tematica è percepita maggiormente dai giovani (18-24 anni, 89%). Segue lo smaltimento dei rifiuti con solo 1 punto di differenza (74%) e l’inquinamento atmosferico (69%).
La graduatoria cambia leggermente pensando ai problemi ambientali che affliggono principalmente l’Italia. Infatti lo smaltimento dei rifiuti (83%) è la prima e principale preoccupazione, e secondo un italiano su due andrebbe affrontato come priorità. Al secondo posto troviamo l’inquinamento atmosferico, ma con un distacco di venti punti (63%), questo tema è maggiormente avvertito dagli over 55 anni (69%) e dagli abitanti del Nord Ovest (72%).
Chi ha la responsabilità di salvaguardare il nostro pianeta? E chi si sta occupando di questo tema?
3 persone su 4 ritengono che l’ambiente sia responsabilità di tutti i cittadini e che quindi tutti dovrebbero occuparsi dei problemi ambientali, a pensarla in questo modo sono soprattutto i giovanissimi (18-24 anni) e gli abitanti del Nord Ovest. Questa responsabilità sembra che debba essere condivisa con lo Stato e i politici (72%) e l’Unione Europea (57%). È inoltre interessante che un italiano su due pensi che anche le aziende abbiano questa responsabilità. Mentre solo uno su tre cita le associazioni ambientali (come ad esempio il WWF) o l’ONU, che emergono maggiormente tra i più giovani.
Chi si deve occupare dell’ambiente sta facendo abbastanza solo secondo il 24% degli italiani, ma se si pensa alle proprie responsabilità, il 62% degli italiani ritiene che egli stesso stia facendo abbastanza per proteggere il pianeta.
E cosa fanno gli italiani per salvaguardare il pianeta?
Putroppo nessuna azione è messa in atto dalla totalità della popolazione, nemmeno un piccolo gesto come spegnere la luce quando si esce da una stanza (77%) o chiudere il rubinetto dell’acqua quando ci si lava i denti (66%).
Inanzitutto la raccolta differenziata è la responsabilità più condivisa: l’83% degli italiani sostiene di farla, la percentuale aumenta tra chi ha più di 55 anni (89%), ma diminuisce al Sud Italia (77%). Tra le altre azioni più citate emerge che il 75% degli italiani evita di sprecare il cibo, il 71% usa i sacchetti riutilizzabili (ad esempio quelli di stoffa), il 56% non stampa i documenti se non necessari e il 54% evita l’utilizzo di oggetti di plastica monouso.
C’è anche una buona parte degli italiani che dichiara di aver sostenuto delle associazioni impegnate nella salvaguardia dell’ambiente (ad esempio facendo donazioni o la tessera associativa). Il WWF è sostenuto dal 22% degli italiani, Legambiente e il F.A.I. (Fondo per l’Ambiente Italiano) dall’11%, Greenpeace dal 10% e l’OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) dal 4%.
Infine abbiamo chiesto agli italiani se secondo loro possa essere necessario un incentivo/ un premio per fare in modo che le persone si impegnino a mettere in pratica delle azioni per la protezione dell’ambiente.
Secondo un italiano su due, sì, le persone ne hanno bisogno. Ad esempio il 74% degli italiani sostiene che una riduzione delle tasse per chi fa la raccolta differenziata potrebbe essere un incentivo, oppure una riduzione di costi delle bollette per chi evita di sprecare acqua o corrente (62%), ma anche dei prezzi agevolati per i prodotti con confezioni ecosostenibili (60%).
Nota Metodologica
Questo report è stato realizzato utilizzando dati rilevati tramite metodologia Omnibus.
YouGov ha intervistato, in modalità CAWI, un campione di 1002 rispondenti rappresentativi della popolazione Italiana di età 18+.
Il sondaggio è stato condotto su panel proprietario YouGov, dal 30 al 31 Gennaio 2019, utilizzando il metodo delle quote.
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